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Eredità e successioni: semplificazioni ed imposte.

Pubblicato il 28/08/2014

mywillIl Dlgs sulle semplificazioni fiscali, in attesa dell’ok definitivo del Consiglio dei Ministri, introduce importanti novità in materia di eredità e successioni.

Con la riforma aumenteranno le ipotesi in cui non sarà necessario procedere a tale adempimento (che, si ricordi, ha esclusivamente natura fiscale, ossia lo scopo di dichiarare al fisco l’entità del patrimonio del defunto, al fine di determinare l’importo delle imposte dovute). Una volta entrate in vigore le nuove disposizioni, infatti, non si dovrà presentare alcuna dichiarazione di successione se il patrimonio ereditario avrà un valore inferiore ad Euro 100.000,00 (prima il limite era fissato ad Euro 25.822,00), non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari e va distribuita a coniuge e parenti in linea retta del defunto.

Inoltre, nell’ottica della semplificazione degli adempimenti si potranno allegare alla dichiarazione di successione copie semplici non autenticate dei documenti richiesti , purché accompagnate da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la conformità delle copie agli originali da cui sono state estratte.

Nessuna variazione, almeno al momento, per quanto riguarda le imposte da pagare.
L’imposta di successione prevede tre aliquote distinte, a seconda del grado di parentela degli eredi, e conseguenti franchigie, cioè soglie entro le quali non è dovuta l’imposta, secondo il seguente schema:

In caso di beneficiario portatore di handicap grave la franchigia applicabile è di € 1.500.000,00.
In ogni caso, la successione di beni immobili è comunque soggetta alle imposte ipotecaria e catastale (dovute nel minimo nel caso in cui l’immobile diventi prima casa per almeno uno degli eredi).