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Dopo di noi, è quasi legge.
Chi si occupa di disabilità e amministrazione di sostegno conosce le difficoltà e le problematiche legate all’assistenza delle persone fragili, particolarmente complicate nel momento del c.d. dopo di noi, in cui, cioè, viene a mancare il sostegno familiare.
Si tratta di una fase molto delicata nella gestione di queste situazioni, anche in considerazione del fatto che, fino ad oggi, non esiste una specifica regolamentazione giuridica.
Il disegno di legge sul c.d. dopo di noi
Con l’introduzione dell’Amministrazione di Sostegno il legislatore ha introdotto una figura che ha, tra le sue finalità, quella di assistere le persone fragili, anche nel momento in cui viene meno l’ambiente familiare in cui le stesse sono cresciute.
Quel che però, a livello normativo, ancora manca è la gestione di queste situazioni, dal punto di vista sociale e abitativo.
A questa lacuna normativa intende porre rimedio il disegno di legge sul c.d. dopo di noi, che ha come obiettivo quello di evitare la “sanitarizzazione” (ossia il ricovero in strutture) dei casi più gravi nel momento in cui vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti, consentendo loro di continuare a vivere nelle proprie case o in case-famiglia.
Significativo è il richiamo contenuto nell’articolo 1 del disegno di legge alla figura dell’amministratore di sostegno che, se nominato, deve tener conto, ove possibile, della volontà della persona interessata e dei genitori o del genitore eventualmente in vita, definisce o aggiorna i termini del progetto individuale di vita del beneficiario.
Le misure a favore delle persone disabili prive di sostegno familiare
Il disegno di legge, approvato alcuni giorni fa ed il cui testo è disponibile sul sito della Camera dei Deputati, si inserisce nel solco tracciato dalle leggi 104/1992 e 162/1998, ed è rivolto (art. 1) alle
persone con disabilità grave non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare.
Il disegno di legge sul dopo di noi prevede, in particolare, specifiche misure a favore delle persone disabili prive di sostegno familiare: tra queste, in particolare la detraibilità delle polizze assicurative e delle agevolazioni tributarie per costituire un trust, ossia un fondo a favore dei disabili gravi, nonché l’esenzione dall’imposta di successione e donazione per i trasferimenti di beni e di diritti a causa di morte aventi come finalità esclusiva la cura e l’assistenza della persona disabile.
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