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Contratto a distanza – Digesto (Utet)

Pubblicato il 26/06/2013

contratto a distanzaSul contratto di vendita hanno avuto un impatto dirompente le forti trasformazioni sociali, l’affermarsi di un sistema di produzione di massa nonché, in particolare, le innovazioni tecnologiche che, attraverso la massiccia introduzione dell’informatica nel settore delle comunicazioni, hanno comportato l’abbattimento delle distanze geografiche e la possibilità di un rapporto immediato con l’utenza. Così, la dotazione dei beni di consumo delle famiglie si è evoluta in modo generalizzato dalla soglia di sopravvivenza sociale, propria di una cultura agraria, a quella di stimolo di appartenenza sociale, partecipe di una nuova cultura urbana e metropolitana.
L’insieme di tali fattori ha provocato uno stravolgimento delle tradizionali regole del commercio nazionale ed internazionale ed il sempre maggiore ricorso da parte delle imprese di forme di negoziazione e conclusione dei contratti, diverse dagli schemi tradizionali della vendita.
È in questo contesto che è emersa la figura delle vendite c.d. di massa, caratterizzata da un particolare percorso di formazione dell’accordo tra le parti e, parallelamente, cominciata a prefigurarsi una particolare attenzione verso i soggetti destinatari finali dei prodotti dell’industria, considerati da subito parte debole del rapporto contrattuale, ossia i consumatori.
Si assiste, inoltre, alla progressiva riduzione dei margini di negoziazione a disposizione degli stessi consumatori per effetto della crescente aggressività del mercato nonché per il sempre maggior ricorso a contratti c.d. standard.
Tali fenomeni, sviluppatisi dapprima nei paesi a maggiore sviluppo capitalistico, specialmente Stati Uniti, a partire dagli anni Sessanta cominciano ad essere avvertiti anche in Europa ed in singoli Stati si assiste alla nascita e al proliferare di istituzioni e normative poste a tutela del consumatore (tra le più importanti, in Germania, la l. 9-12-1976, sulle condizioni generali di contratto; in Francia, la l. 10-1-1978, n. 23, sulla protezione ed informazione dei consumatori di prodotti e servizi).

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